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"La Casalunga era il centro di Corticella e Corticella era il centro del mondo: abitare qui era un privilegio". Con questa convinzione, la protagonista del racconto passa dall'infanzia alla giovinezza, va all'università, si sposa. Il centro del mondo, forse si è spostato, ma nella memoria nulla muta di quel luogo caro e intatti rimangono i volti, le voci, gli odori, le abitudini della piccola "unità sociale" di una volta. Un campionario di personalità spiccate, di storie semplici o grandi, amori, giochi, estri, sentenze. Un'umanità autentica. Da questa isola di periferia, la protagonista è approdata a una cultura moderna: Corticella viene dunque rivisitata con l'umorismo affettuoso di chi ha morso la mela del sapere e non se ne può dimenticare. A settantacinque anni, alla vigilia della riedizione del libro, dice: "il passato, il presente, il futuro hanno cambiato sapore, ma la vita vale ancora la pena di essere raccontata".